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Crescent Suzuki in SBK per vincere, parola di Paul Denning

Tuesday, 3 January 2012 13:58 GMT
Crescent Suzuki in SBK per vincere, parola di Paul Denning
Il conto alla rovescia per l'inaugurale prova del Mondiale Superbike del prossimo 26 febbraio a Phillip Island è già iniziato, a maggior ragione per chi sarà all'esordio (o quasi) nella categoria. Crescent Suzuki, struttura di alto profilo pluri-decorata nel BSB, ha scelto il WSBK come nuova sfida per il 2012, presentandosi con un pedigree tecnico-sportivo di assoluto valore: una struttura professionale, partnership con il reparto corse Suzuki e con Yoshimura, e due piloti del calibro di John Hopkins e Leon Camier. Con queste credenziali Crescent Suzuki conta ben presto di giocarsi qualcosa di importante nel palcoscenico iridato, come ribadito in questa lunga ed interessante intervista da Paul Denning, titolare di Crescent Racing.


Quali sono le tue prime sensazioni riguardo al Mondiale Superbike e al livello di questa competizione?
"Posso dire che il Campionato si presenta davvero interessante per il 2012. Nonostante il ritiro della Yamaha, lo schieramento dei costruttori è ben rappresentato con Suzuki, Honda, Kawasaki, Ducati, BMW e Aprilia impegnate grazie all'apporto di squadre, ufficiali o private, di alto profilo e con piloti veloci. Senza dubbio rispetto alla MotoGP i regolamenti ed il monogomma Pirelli consentono di ottimizzare al meglio il pacchetto a disposizione e raggiungere un buon livello di competitività. Ci sono tanti pretendenti alla vittoria e questo è un bene per lo spettacolo e per la categoria. Nel pieno rispetto dei piloti, in Superbike tutti corrono come dei dannati per vincere: le gare sono combattute, emozionanti, l'ideale per gli appassionati. Qui i piloti possono ancora fare la differenza: con una buona squadra, moto e pacchetto è possibile vincere e la lotta non è ristretta a pochi nomi. Speriamo di esser anche noi della partita!"


Parlando della Suzuki GSX-R1000, quali sono le principali differenze tra le configurazioni WSBK (Mondiale) e BSB (Campionato Britannico)?
"A prima vista la GSX-R1000 2012 non presenta novità di rilievo rispetto alla moto 2011, ma è stata oggetto di una profonda rivisitazione: ci sono poche componenti intercambiabili, sostanzialmente è migliorata su tutti i principali aspetti. Yoshimura è al lavoro nella preparazione dei propulsori ed insieme abbiamo diverse idee per i prossimi sviluppi. In più, rispetto alla moto 2011 cambieranno freni, sospensioni, l'elettronica MoTeC è stata evoluta, ogni singolo aspetto della GSX-R è passato sotto la nostra lente d'ingrandimento. Complessivamente la Suzuki è un'ottima moto ed un pacchetto vincente: sta a noi mettere i piloti in condizione di far bene."


Sulla carta quali saranno i principali avversari per la stagione 2012?
"Il livello è molto alto, pertanto risulta difficile indicare potenziali protagonisti: tutti vanno forte, farei un torto a qualcuno. Noi come Crescent Suzuki abbiamo deciso di non pensare agli altri scegliendo un profilo basso: rispettiamo tutti, ma è giusto guardare cosa succede all'interno del nostro box per capire dove migliorarci."


A seguito del recente infortunio e operazione ad un dito della mano destra, John Hopkins si presenterà al pieno della forma fisica per la prima gara?
"Credo che non sarà completamente a posto, ma abbastanza per poter guidare una moto e correre. L'infortunio, sebbene di lieve entità, per John si è trasformato in un incubo: per guarire è stato sottoposto ad un mese (davvero orribile!) di cure antibiotiche, in questo periodo di tempo è parso comprensibilmente debilitato. Soltanto in questi ultimi giorni ha ripreso gli allenamenti a pieno regime, pertanto non penso sarà al 100% per l'Australia, ma senza dubbio può soltanto migliorare giorno dopo giorno, gara dopo gara."


Quanto a Leon Camier, si adatterà presto alla GSX-R1000?
"Il primo test a Portimao è stato impegnativo e difficile, ma sono convinto Leon si adatterà in fretta alla moto. In sella si è trovato bene, in particolare apprezza il feeling con la ciclistica. "Sente" la moto e questo è positivo: ha fiducia nella squadra, noi conosciamo il suo potenziale e siamo convinti sarà in corsa per le posizioni che contano."


In conclusione, il podio è un obiettivo realistico e alla portata in questa prima stagione nel Mondiale?
"A domanda diretta non posso che rispondere con una semplice affermazione: sì!"